04-02-2025

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Salute

L'Ipertiroidismo: Cos’è, cause, sintomi e trattamenti per una Tiroide in salute

Dott. Giuseppe Di Cicco


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L’Ipertiroidismo è una condizione medica che colpisce la tiroide, una piccola ma importante ghiandola situata nella parte anteriore del collo. Questo disturbo si verifica quando la tiroide produce un eccesso di ormoni tiroidei che alterano il metabolismo e molte altre funzioni vitali, in particolare accelerandole.

Sebbene sia un problema molto diffuso, con una netta prevalenza nella donna, la diagnosi tempestiva e un trattamento appropriato possono migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti fino alla guarigione.

La tiroide è responsabile della produzione di ormoni che regolano il metabolismo quali la Tiroxina (T4) e la Triiodotironina (T3) come risposta allo stimolo dell’ormone tireostimolante (TSH) prodotto dall’ipofisi. Questa ghiandola endocrina riduce o aumenta il rilascio del TSH in base all’aumento o la riduzione dei livelli degli ormoni tiroidei circolanti nel sangue mantenendo un equilibrio fisiologico. Questo meccanismo di controllo a feedback viene alterato e reso inefficace in condizioni di Ipertiroidismo.

 

LE CAUSE

Le cause dell’Ipertiroidismo posso essere:

  • Morbo di Basedow-Graves: è la causa più comune. Si tratta di una patologia autoimmune in cui il sistema immunitario mediante un autoanticorpo specifico stimola la tiroide a produrre e secernere nel sangue un eccesso di ormoni tiroidei. Normalmente il sistema immunitario protegge l’organismo dalle infezioni mediante la produzione di anticorpi. Nell’autoimmunità gli anticorpi attaccano gli organi del proprio organismo per lo più danneggiandoli, in questo caso stimolando la ghiandola tiroidea.
  • Gozzo multinodulare tossico: è dovuto all’evoluzione di noduli normofunzionanti in noduli iperfunzionanti (adenomatosi). Per questa ragione è più frequente nell’età avanzata e l’insorgere dei sintomi dell’ipertiroidismo è più graduale.
  • Nodulo tiroideo tossico (Adenoma di Plummer): è un tumore benigno della tiroide che si caratterizza per un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei che sfugge ai normali meccanismi di controllo.
  • Tiroidite (infiammazione della tiroide): è causata da infezioni batteriche (Tiroidite acuta) o virale (Tiroidite subacuta) ma molto più spesso da autoimmunità (Tiroidite cronica autoimmune di Hashimoto). Nelle tiroiditi il danno prodotto dagli autoanticorpi sulle cellule tiroidee ne peggiora la funzionalità con possibile evoluzione in ipotiroidismo; tuttavia nelle fasi iniziali può insorgere un ipertiroidismo transitorio con liberazione di ormoni immagazzinati in seguito al danno del parenchima ghiandolare.  Nella Tiroidite di Hashimoto l’ipertiroidismo può avere tuttavia un’origine autoimmune (Hashitossicosi).


 ALTRE CAUSE

Altre cause possono essere:

  • Farmacologiche: Amiodarone (farmaco antiaritmico), Interferone, eccesso di L-Tiroxina (terapia per ipotiroidismo), mezzo di contrasto iodato (indagini radiografiche).
  • Raramente, eccessiva stimolazione da iperattività dell’ipofisi con iperproduzione di ormone tireostimolante (TSH) o alcuni tumori.

 

SINTOMATOLOGIA

L’ipertiroidismo si può manifestare in modi diversi a seconda della gravità della condizione e dell’età del paziente. Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • aumento di volume della tiroide (gozzo)
  • perdita di peso inspiegabile, nonostante l’aumento dell’appetito
  • accelerazione del battito cardiaco (tachicardia, tachiaritmia, fibrillazione atriale)
  • ansia, irritabilità, insonnia, tremori
  • intolleranza al caldo con sudorazione profusa
  • diarrea
  • irregolarità mestruali
  • eiaculazione precoce
  • astenia con dolori muscolari
  • alterazioni della qualità dei capelli (fragili con eccessiva caduta) o della pelle
  • OFTALMOPATIA BASEDOWIANA, una manifestazione extratiroidea oculare di varia gravità che si esprime con occhi sporgenti (esoftalmo, proptosi) mono o bilaterale, infiammazione dei tessuti molli periorbitali, dolore, visione doppia (diplopia) fino ad ulcerazioni corneali nei casi più gravi. Nelle forme iniziali è fequente il riscontro di una fissità dello sguardo, da ipertono dei muscoli perioculari, che può già far sospettare un ipertiroidismo.
  • Notevolmente diversa può manifestarsi la sintomatologia nell’anziano, che spesso appare apatico piuttosto che ansioso, mentre le alterazioni cardiovascolari (aritmie refrattarie alle terapie convenzionali), l’astenia e il calo ponderale sono più evidenti.

 

DIAGNOSI

Il percorso diagnostico viene intrapreso solitamente dal medico di medicina generale che, di fronte al sospetto clinico di ipertiroidismo, richiede una prima valutazione ematica della funzionalità tiroidea e, confermato il sospetto diagnostico, invia il paziente allo specialista Endocrinologo per eventuali approfondimenti diagnostici e cure appropriate. 

I passaggi principali, quindi, includono: 

  • Esame fisico: il medico valuta i segni del gozzo, tremori, le alterazioni oculari, il battito cardiaco, ecc.
  • Analisi del sangue: TSH (ormone tireostimolante) generalmente basso nell’ipertiroidismo, T4 e T3    (elevati) e il dosaggio degli autoanticorpi specifici.
  • Ecocolordoppler tiroideo: esame fondamentale per evidenziare eventuali noduli e per definire le caratteristiche morfologiche e vascolari del parenchima ghiandolare.
  • Scintigrafia tiroidea: un test di imaging che valuta la funzionalità della tiroide e identifica eventuali noduli iperfunzionanti.

 

TERAPIA

Il trattamento dell’ipertiroidismo viene personalizzato in base alla causa sottostante, all’età del paziente e alla gravità della condizione.

Le principali opzioni includono:

  • Farmaci antitiroidei: farmaci come il Metimazolo e il Propiltiouracile sono i più usati.
  • Terapia con iodio radioattivo: consiste nell’assunzione di una dose di iodio radioattivo che distrugge selettivamente le cellule tiroidee iperattive.
  • Intervento chirurgico (tiroidectomia).
  • Beta-bloccanti: questi farmaci non trattano direttamente l’ipertiroidismo ma aiutano a controllare i sintomi come la tachicardia e i tremori.

 

CONCLUSIONI

L’Ipertiroidismo è una condizione che può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana ma con una diagnosi tempestiva ed un trattamento adeguato è possibile gestirlo efficacemente. 

Anche se non è possibile prevenire direttamente l’ipertiroidismo, uno stile di vita equilibrato può aiutare a mantenere la salute tiroidea.  

E’, pertanto, consigliabile osservare una dieta equilibrata che garantisca un apporto di iodio adeguato, evitando gli eccessi. Inoltre, in presenza di familiarità per patologia tiroidea o sintomi sospetti, è opportuno monitorare regolarmente la salute tiroidea.

 


Dott. Giuseppe Di Cicco

Endocrinologo – Andrologo


Jessica Petrangeli

Giornalista