03-06-2025
|
Diagnostica
Risonanza Magnetica Multiparametrica della Prostata: un esame sicuro e affidabile
Prof. Paolo Pavone
Scopri tutti gli esami

La prostata risente notevolmente delle abitudini di vita di un uomo e con il passare dell’età richiede sempre più attenzione. L’adozione di un corretto stile di vita entra a far parte a pieno titolo di un percorso di controllo della prostata in cui si consiglia anche l’effettuazione di una visita periodica con il proprio urologo e l’esecuzione di esami di routine.
Cos’è la RM Multiparamentrica della Prostata
Un potente strumento a nostra disposizione per indagare sulla salute della prostata è la Risonanza Magnetica Multiparametrica Della Prostata, una metodica di imaging diagnostico che migliora le performance della Risonanza Magnetica convenzionale e si distingue come la migliore tecnologia per definire l’anatomia della prostata e dei tessuti limitrofi e per individuare lesioni neoplastiche prostatiche. È un esame non invasivo ed è determinante nella pianificazione del percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti. E’ considerata, ad oggi, l’unica metodica in grado di differenziare tra condizioni infiammatorie e tumori della prostata in caso di rialzo del PSA.
La Risonanza Magnetica Multiparametrica prende in analisi molteplici parametri relativi alla prostata (da qui la definizione “multi-parametrica”) dettagliando:
- la valutazione morfologica
- la valutazione funzionale
- la valutazione metabolica
- l’aumentata capacità di identificare lesioni tumorali
Quando si esegue?
La Risonanza Magnetica Multiparametrica è indicata per eseguire la mappatura della prostata, l’identificazione di eventuali noduli sospetti e la biopsia mirata (biopsia prostatica fusion) sulla zona sospetta, evitando di sottoporre il paziente a procedure invasive non necessarie. È indicata in tutti i pazienti con PSA alterato, sostituendo l’Ecografia Prostatica Transrettale, e nei pazienti con diagnosi di carcinoma prostatico, per valutarne l’estensione e programmare il trattamento terapeutico.
Gli scopi della RM PM sono:
- differenziare tra lesioni tumorali e infiammazione;
- individuare esattamente il tumore e permettere di effettuare una biopsia prostatica mirata;
- quando la biopsia prostatica porta alla diagnosi di Ca a basso rischio, si effettua l’esame per risparmiare al paziente ogni tipo di trattamento, monitorando con attenzione i parametri clinici del tumore ed essendo, quindi, pronti ad intervenire qualora gli stessi diventassero sfavorevoli (la cosiddetta Sorveglianza attiva).
Come si effettua l’esame?
La RM Multiparametrica Della Prostata prevede l’uso di apparecchiature di ultima generazione ad alto campo (1.5 Tesla), in grado di garantire un’ elevata qualità delle immagini, nonché una particolare dotazione a livello di hardware e software con l’intento di ottenere il miglior dettaglio auspicabile. Questo tipo di macchinario attenua gli artefatti dati dal movimento naturale dell’organismo umano limitando il rischio di dover ripetere una sequenza d’esame. E’ una metodica di imaging non invasiva della durata di circa 20 minuti, durante i quali il paziente è comodamente sdraiato sul lettino, e prevede l’utilizzo di mezzo di contrasto per via endovenosa. L'apparecchiatura è dotata di un tunnel ad ampio diametro di ben 70 cm in grado di far accomodare il paziente in maniera molto confortevole, riducendo o azzerando del tutto la sensazione di oppressione durante lo svolgimento. L’esame non è né doloroso né rischioso essendo assolutamente innocuo, poiché non utilizza radiazioni ionizzanti.
Tutti i soggetti con PSA aumentato, ad eccezione dei portatori di Pacemaker cardiaci di vecchia generazione, possono sottoporsi all’indagine diagnostica nei Centri USI, per un’indagine della prostata precisa e sicura.
Conclusioni
La Risonanza Magnetica Multiparametrica della Prostata offre numerosi vantaggi: è precisa, riduce le biopsie inutili, guida le procedure mirate e fornisce informazioni fondamentali per il trattamento personalizzato. È diventata un alleato imprescindibile nella diagnosi precoce e nella gestione moderna del carcinoma prostatico.
Prof. Paolo Pavone
Radiologo
Jessica Petrangeli
Giornalista