04-08-2025
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Salute
OCT, Tomografia Ottica Computerizzata: cos'è, a cosa serve e quando è indicata
Dott. Alessandro Eftimiadi
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In ambito oculistico la diagnosi precoce è fondamentale per preservare la salute visiva e prevenire danni irreversibili. Tra le tecniche diagnostiche più avanzate e affidabili, la Tomografia Ottica Computerizzata (OCT) si è affermata come uno strumento insostituibile per l’analisi dettagliata delle strutture retiniche e del nervo ottico. In questo articolo approfondiamo cos’è l’OCT, a cosa serve, come si esegue e quali patologie aiuta a diagnosticare e monitorare, rispondendo alle domande più comuni dei pazienti e degli operatori sanitari.
Che cos'è la Tomografia Ottica Computerizzata?
La Tomografia Ottica Computerizzata, nota anche con l’acronimo OCT (Optical Coherence Tomography), è un esame diagnostico non invasivo, indolore e privo di radiazioni nocive, basato sull’interferometria a luce bianca. Utilizza un fascio laser a bassa coerenza per ottenere immagini ad altissima risoluzione delle strutture oculari, in particolare della retina e del nervo ottico.
Il principio di funzionamento è simile a quello dell’ecografia, ma anziché onde sonore, l’OCT impiega la luce per produrre sezioni stratificate e tridimensionali dei tessuti oculari.
A cosa serve l'esame OCT?
L’OCT è uno strumento essenziale per:
- Diagnosticare precocemente patologie retiniche e neuropatie ottiche
- Monitorare l’evoluzione di malattie oculari croniche
- Valutare la risposta ai trattamenti farmacologici o chirurgici
- Effettuare uno studio dettagliato della macula e della papilla ottica
Le patologie in cui è indicata l’OCT sono:
- Degenerazione maculare senile (DMLE)
- Retinopatia diabetica
- Glaucoma
- Edema maculare cistoide
- Fori e pseudofori maculari nonchè membrane epiretiniche
- Neuropatie ottiche (es. neurite ottica)
Quando si esegue?
L’esame viene prescritto quando si sospetta la presenza di una malattia retinica o del nervo ottico oppure durante i controlli di follow-up periodici in pazienti già in trattamento.
È indicato anche in presenza di sintomi come:
- Calo visivo inspiegabile
- Visione distorta (metamorfopsie)
- Aree centrali o paracentrali di visione oscurata o assente (scotomi)
L’OCT, però, può essere meno efficace in presenza di opacità importanti del cristallino o della cornea, o in pazienti non collaborativi, dove la fissazione è compromessa.
Come funziona una seduta di OCT?
La procedura standard è la seguente:
- Il paziente si siede davanti all’apparecchio OCT e poggia il mento e la fronte su appositi supporti.
- Viene chiesto di fissare un punto luminoso mentre lo strumento esegue la scansione.
- L’intera procedura dura pochi minuti, è totalmente indolore, senza contatto diretto con l’occhio.
In alcuni casi, il medico può decidere di instillare colliri midriatici per dilatare la pupilla, specialmente se questa risulta troppo piccola o se ci sono opacità che ostacolano la qualità dell’immagine.
L’OCT è pericolosa?
Assolutamente no. L’OCT non comporta alcun rischio per il paziente: non emette radiazioni ionizzanti, non provoca dolore, non richiede anestesia né contatto con l’occhio. È un esame ripetibile anche frequentemente, ideale per il monitoraggio continuo di patologie oculari croniche.
I vantaggi sono:
- Altissima risoluzione delle immagini
- Diagnosi rapida e precoce
- Esame non invasivo e ben tollerato
- Possibilità di confrontare nel tempo le scansioni per valutare l’evoluzione della malattia
- Strumento indispensabile nella diagnostica oftalmologica moderna.
La Tomografia Ottica Computerizzata (OCT) rappresenta oggi uno degli strumenti più precisi e sicuri per la diagnosi e il monitoraggio delle malattie oculari. Grazie alla sua capacità di visualizzare in profondità la struttura della retina e del nervo ottico, permette ai medici oculisti di intervenire in modo tempestivo e mirato.
Presso i centri USI l’OCT è disponibile su prenotazione e viene eseguita da personale qualificato con apparecchiature di ultima generazione. Se hai sintomi visivi insoliti o necessiti di un controllo oculistico approfondito, rivolgiti al tuo oculista di fiducia per una valutazione.
Dott. Alessandro Eftimiadi
Oculista
Jessica Petrangeli
Giornalista