03-10-2025

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Salute

La Cardiologia Pediatrica: Screening precoce per il benessere del cuore dei bambini

Dott. Dini Frank Lloyd


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La salute del cuore nei bambini è fondamentale e uno screening cardiologico tempestivo può fare la differenza. Sebbene si pensi spesso che lo screening delle cardiopatie riguardi principalmente gli adulti, in realtà anche la cardiologia pediatrica gioca un ruolo cruciale nella diagnosi e nella gestione precoce delle malattie cardiache nei più piccoli. Identificare tempestivamente le patologie cardiache e monitorarle nel tempo è essenziale per garantire un corretto sviluppo e prevenire complicazioni future.

Screening cardiologico pediatrico

La valutazione cardiologica nel bambino deve cominciare nell’infanzia. È opportuno eseguire un ECG nei primi mesi con lo scopo di escludere patologie come la sindrome del QT lungo, una patologia genetica rara che può talvolta causare aritmie maligne.
La valutazione cardiologica (visita cardiologica e ECG) nel bambino è necessaria quando il pediatra o il medico dello sport rilevano la presenza di un soffio cardiaco all’ascoltazione del torace.

Nella maggior parte dei casi i soffi cardiaci sono innocenti, ovvero non sono espressione di una patologia cardiovascolare sottostante. Tuttavia, in un certa percentuale dei casi possono riflettere la presenza di una cardiopatia congenita o di una malformazione cardiovascolare.

Patologie cardiache nei bambini: come riconoscerle?

Le principali patologie cardiache nei bambini possono essere suddivise in tre categorie:


  1. Cardiopatie congenite: Queste patologie sono presenti sin dalla nascita e sono legate a alterazioni strutturali del cuore. Possono essere di tipo semplice o complesso. Le cardiopatie congenite semplici sono solitamente asintomatiche, ma richiedono comunque una diagnosi cardiologica precoce (la più comune fra questa è la cosiddetta pervietà del forame ovale, che riguarda circa il 15-20% della popolazione in età pediatrica). Le cardiopatie complesse sono più facilmente riconoscibili grazie a sintomi specifici che si manifestano nei primi mesi o anni di vita. Queste ultime sono generalmente riconosciute nei primi mesi di vita e generalmente richiedono una valutazione presso Centri di Cardiologia pediatrica.
  2. Disturbi del ritmo cardiaco: I disturbi elettrici del cuore si dividono in bradiaritmie (frequenza cardiaca troppo bassa) e tachiaritmie (frequenza cardiaca troppo alta). Questi disturbi necessitano di una diagnosi specialistica, spesso attraverso l'elettrocardiogramma (ECG).
  3. Cardiopatie acquisite: Queste malattie si sviluppano durante la crescita, in genere a seguito di infezioni o altri fattori esterni. La cardiopatia reumatica, sebbene meno frequente, e miocarditi o pericarditi (infiammazione del cuore e del pericardio) sono esempi di cardiopatie acquisite che necessitano di una diagnosi precoce e di una terapia adeguata.


Quando fare una valutazione cardiologica in età pediatrica?

Lo screening cardiologico pediatrico inizia già nei primi mesi di vita, con test come l'ECG per individuare disturbi del ritmo cardiaco o la sindrome del QT lungo, una condizione genetica che può avere gravi conseguenze, tra cui la "morte in culla".

Il pediatra è il primo professionista che indirizza il bambino verso una valutazione specialistica, che può includere un ECG, un ecocardiocolordoppler o altre indagini in caso di sospetti clinici. Se il pediatra rileva soffi cardiaci o sintomi specifici come palpitazioni, svenimenti o dolore toracico, sarà fondamentale una valutazione specialistica approfondita.


Esami di I e II livello per diagnosticare le malattie cardiache

Gli esami a cui il bambino può essere sottoposto includono:

  • Esame obiettivo cardiologico: valutazione del cuore tramite auscultazione per identificare suoni anomali come i soffi cardiaci.
  • ECG (elettrocardiogramma): utile per identificare aritmie e disturbi del ritmo cardiaco.
  • Anamnesi cardiologica: identificazione di eventuali patologie cardiache familiari e analisi dei sintomi riportati dal bambino o dai genitori.

Nel caso di sospetti più complessi, gli specialisti possono richiedere esami di II livello come:

  • ECOCARDIOCOLORDOPPLER: un esame non invasivo che utilizza ultrasuoni per visualizzare le strutture cardiache, valvole e flussi sanguigni, identificando anomalie strutturali e funzionali del cuore.

Conclusione

L’approccio specialistico mira a identificare precocemente le patologie e a pianificare il miglior iter terapeutico per i bambini, accompagnandoli nel loro percorso di crescita con un’attenzione continua e mirata. Lo screening cardiologico pediatrico è una risorsa fondamentale per la salute del cuore dei bambini. Grazie a una diagnosi tempestiva e a un monitoraggio continuo, è possibile intervenire in modo mirato e migliorare la qualità della vita dei pazienti più piccoli. La cardiologia pediatrica si conferma quindi essenziale non solo per il trattamento, ma anche per la prevenzione delle cardiopatie, con un impatto positivo sul futuro dei nostri bambini.


Dott. Dini Frank Lloyd
Cardiologo

Jessica Petrangeli
Giornalista