03-09-2025
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Salute
Glicemia: perchè è importante tenerla sotto controllo
Dott.ssa Annalisa Bianchi
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La glicemia è la concentrazione di glucosio (zucchero) nel sangue. Mantenere i valori glicemici nella norma è fondamentale per la salute dell’organismo. Valori troppo alti (iperglicemia) o troppo bassi (ipoglicemia) possono causare danni acuti e cronici a diversi organi e sistemi.
Quando la regolazione della glicemia è compromessa, può svilupparsi il diabete mellito, una patologia cronica in forte crescita in tutto il mondo. Oggi si calcola che oltre 5 milioni di persone in Italia convivano con una forma di diabete.
Quali sono i principali tipi di diabete?
Il diabete non è una malattia unica, ma un insieme di disturbi con meccanismi differenti.
Conoscerli è il primo passo per prevenirli e curarli correttamente.
Diabete di tipo 1 (autoimmune, giovanile)
- Insorgenza: soprattutto in età pediatrica o adolescenziale.
- Causa: distruzione autoimmune delle cellule beta del pancreas, che producono insulina.
- Terapia: insulinoterapia quotidiana, dieta bilanciata, monitoraggio continuo della glicemia.
Diabete di tipo 2 (metabolico)
- Insorgenza: più comune in età adulta, ma in aumento anche nei giovani.
- Causa: resistenza insulinica e/o deficit relativo di insulina. Fortemente legato a sovrappeso, sedentarietà, familiarità.
- Terapia: cambiamento dello stile di vita, farmaci ipoglicemizzanti orali, in alcuni casi insulina.
Diabete gestazionale (in gravidanza)
- Insorgenza: durante la gravidanza, per effetto degli ormoni placentari.
- Causa: resistenza temporanea all'insulina.
- Rischi: aumento complicanze ostetriche, rischio di sviluppare diabete tipo 2 in futuro.
- Terapia: dieta, attività fisica, insulina se necessario.
Altri tipi di diabete
- MODI: forme genetiche, rare, ad insorgenza giovanile.
- LADA: forma autoimmune a lenta evoluzione negli adulti.
- Secondario: da farmaci (es. cortisonici), malattie endocrine o pancreatiche.
Diabete: attenzione durante la gravidanza
Il diabete gestazionale è una forma di iperglicemia che si sviluppa esclusivamente durante la gravidanza, solitamente tra la 24ª e la 28ª settimana. È causato da una temporanea resistenza insulinica indotta dagli ormoni placentari, che può rendere più difficile per l’organismo regolare correttamente i livelli di glucosio nel sangue.
Pur essendo spesso asintomatico, il diabete gestazionale può comportare rischi sia per la madre che per il bambino, tra cui:
- maggiore probabilità di ipertensione in gravidanza e preeclampsia
- macrosomia fetale (bambino troppo grande), con complicanze al parto
- ipoglicemia neonatale
- aumentato rischio di diabete tipo 2 per la madre nei successivi 5–10 anni
Per diagnosticare questa condizione si effettua la curva da carico orale (OGTT) tra la 24ª e la 28ª settimana.
Come si gestisce?
Il trattamento si basa su:
- corretta alimentazione (controllo dei carboidrati e frazionamento dei pasti)
- moderata attività fisica, se compatibile con la gravidanza
- monitoraggio della glicemia domiciliare
- in alcuni casi, insulina
Una gestione attenta consente nella maggior parte dei casi una gravidanza serena e un parto sicuro, proteggendo la salute futura di madre e figlio.
Cosa succede se la glicemia resta alta a lungo? I danni dell’iperglicemia cronica
Una glicemia costantemente elevata può danneggiare in modo silenzioso ma progressivo molti organi, portando a complicanze gravi:
- Occhi: retinopatia diabetica, rischio di cecità
- Reni: nefropatia diabetica, fino all’insufficienza renale
- Nervi: neuropatia periferica, con formicolii, perdita di sensibilità, dolori
- Cuore e vasi: aterosclerosi, infarto, ictus
- Piedi: piede diabetico, ulcere, infezioni, rischio amputazioni
Per questo è fondamentale diagnosticare e gestire precocemente la glicemia alterata, anche in assenza di sintomi, con uno specialista in diabetologia.
Valori normali della glicemia: quando preoccuparsi?
Valore normale | Pre-diabete | Diabete | |
Digiuno: | 70–99 mg/dl | 100–125 mg/dl | ≥126 mg/dl |
2h dopo carico orale: | <140 mg/dl | 140–199 mg/dl | ≥200 mg/dl |
Emoglobina glicata (HbA1c): | <6% | 6–6,4% | ≥6,5% |
Come prevenire il diabete? Alimentazione e stile di vita sono la prima cura
Una corretta alimentazione e uno stile di vita attivo possono prevenire fino all’80% dei casi di diabete tipo 2. Ecco le strategie più efficaci:
Alimentazione consigliata
- Preferire carboidrati complessi (cereali integrali, legumi) a quelli raffinati.
- Consumare verdure a ogni pasto e frutta con moderazione.
- Evitare zuccheri aggiunti, bevande gassate, merendine.
- Limitare i grassi saturi (burro, insaccati, fritture).
- Privilegiare grassi buoni (olio EVO, avocado, frutta secca).
- Assumere proteine magre: pesce, legumi, carni bianche, uova.
- Bere almeno 1,5–2 litri di acqua al giorno.
- Attività fisica regolare
- Almeno 150 minuti a settimana di attività moderata (camminata veloce, nuoto, bici).
- Ridurre il tempo passato seduti o inattivi.
- Monitoraggio e prevenzione
- Controllare glicemia, pressione e colesterolo regolarmente.
- In presenza di familiarità, sovrappeso o sindrome metabolica, sottoporsi a screening periodici.
Come si cura il diabete? Terapie moderne e approccio integrato
Il trattamento del diabete varia in base al tipo e alla gravità. L’obiettivo è mantenere la glicemia entro valori di sicurezza, prevenendo complicanze.
Trattamenti principali:
- Dieta personalizzata e piano di attività fisica.
- Farmaci orali: metformina, inibitori SGLT2, gliptine, ecc.
- Insulina: fondamentale nel tipo 1, necessaria in alcuni casi di tipo 2.
- Nuove tecnologie: microinfusori, sensori di glicemia in continuo, telemedicina.
- Educazione terapeutica: per rendere il paziente consapevole e autonomo.
Conclusioni: il ruolo fondamentale della prevenzione e della diagnosi precoce
Il diabete è una malattia cronica, ma gestibile e prevenibile. Prendersi cura della propria glicemia significa proteggere tutto l’organismo, guadagnare in benessere e qualità della vita. Controllare la glicemia significa controllare il futuro della nostra salute. Prevenire oggi è il miglior investimento per domani.
Dott.ssa Annalisa Bianchi
Direttore Tecnico Laboratorio Analisi
Jessica Petrangeli
Giornalista