ACCEDI
Logo USI
Si avvisa che Domenica 6 Ottobre dalle ore 17:00 alle ore 18:00, l'area riservata non sarà accessibile per attività di manutenzione. Ci scusiamo per il disagio.

Disturbi del sonno: cause, sintomi e rimedi

Disturbi del sonno: cause, sintomi e rimedi

08/01/2024

Il sonno è un'attività essenziale per la salute fisica e mentale dell'uomo. Durante il sonno il corpo si rigenera, si consolida la memoria e si rafforza il sistema immunitario. Quando il sonno è disturbato può, invece, insorgere una serie di problemi di salute, come stanchezza diurna, irritabilità, difficoltà di concentrazione, aumento del rischio di incidenti e malattie croniche.

I disturbi del sonno sono un problema comune che può interessare persone di tutte le età. Si stima che circa il 30% degli adulti nel mondo soffra di patologie correlate a disturbi del sonno che possono essere causate da vari fattori: fisici, psicologici e ambientali.
I più frequenti disturbi correlati al sonno sono: insonnia e sonnolenza diurna eccessiva.
  • L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato da difficoltà di addormentamento, di mantenimento del sonno o da risvegli notturni; diventa patologia quando si presenta almeno tre volte a settimana e dura da tre mesi;
  • La sonnolenza diurna eccessiva è la tendenza ad addormentarsi durante le ore di veglia.
Mentre la sonnolenza diurna eccessiva non rappresenta in sé una malattia e può essere un sintomo di vari altri disturbi correlati al sonno, l’insonnia può essere una malattia autonoma, coesistere con altri disturbi o anche essere un sintomo di altre patologie: neurologiche, psichiatriche, internistiche, etc.

Vi sono, infine, le parasonnie, cioè eventi anomali correlati al sonno quali terrori notturni, sonnambulismo, etc.

Il sonno si distingue in: sonno NREM (non-rapid eye movement) e sonno REM.
  • Sonno NREM: non associato a ‘’movimenti rapidi oculari’’, occupa circa il 75-80 % del sonno totale degli adulti; può essere suddiviso in tre stadi caratterizzati da un progressivo aumento della profondità del sonno (daN1 a N3). Lo stadio N3 è detto sonno profondo; in questa fase c’è la più alta soglia di risveglio e viene percepito dalle persone come ristoratore;
  • Sonno REM: associato ‘’a movimenti oculari rapidi’’, normalmente segue le fasi del “NREM”, occupa il 25% del sonno totale ed è caratterizzato da una marcata riduzione del tono muscolare e dalla presenza dei sogni.
Durante una notte di sonno si passa attraverso i 3 stadi di sonno NREM, seguiti da un periodo di sonno REM; l’intero ciclo si ripete circa 5-6 volte per notte. Brevi periodi di veglia, chiamati fase W (Wakefulness), si verificano periodicamente.
Il fabbisogno di sonno è ampiamente variabile, va dalle 6 alle 10 h/24h; i neonati dormono molto, negli anziani lo stadio N3 del sonno - il sonno profondo - a volte si riduce fino a scomparire e il sonno diviene frammentato: questo in parte spiega la sonnolenza diurna degli anziani.
Alcuni disturbi possono causare insonnia, altri sonnolenza, altri entrambe; la prima conseguenza dell’insonnia è… la sonnolenza.


Cause dell’insonnia

L’insonnia può essere causata da:

  1. Disturbo idiopatico del sonno:
    • insonnia da adattamento derivante da situazioni stressanti che disturbano il sonno (ospedale, separazione, etc.);
    • insonnia psicofisiologica: ansia preventiva al pensiero di un’altra notte insonne, che persiste oltre la risoluzione della causa che ha provocato l’insonnia;
  2. Inadeguata igiene del sonno, cioè comportamenti che non favoriscono il sonno:
    • consumo di caffeina o di altre sostanze stimolanti vicino al sonno notturno o anche nel pomeriggio per i più sensibili;
    • esercizio fisico intenso serale;
    • eccitazione nelle ore serali (es: trasmissione televisiva, libro emozionante, etc.);
  3. Ciclo sonno - veglia irregolare: jet lag, lavoro con frequenti turnazioni, etc.;
  4. Patologie organiche che provocano dolore e/o angoscia come artrite, neoplasie, etc.;
  5. Patologie psichiatriche, la maggior parte delle quali è associata a eccessiva sonnolenza diurna ed insonnia.

L’eccessiva sonnolenza diurna può essere causata da:
  • Sindrome del sonno mancante, cioè quando, anche se ci sono tutte le condizioni per farlo, non si dorme abbastanza la notte per impegni sociali, lavorativi o altro;
  • Apnea ostruttiva del sonno: episodi, durante il sonno, di parziale o completa ostruzione delle vie aree superiori, con blocco del respiro per più di 10’, spesso associato al fenomeno del russamento e a risvegli improvvisi con fame d’aria, e si manifestano con un sonno non riposante;
  • Varie patologie mediche, neurologiche (es. narcolessia, disturbo da movimento periodico degli arti) e psichiatriche;
  • Disturbi del ritmo circadiano: incoerenza tra i ritmi sonno/veglia e i cicli luce/buio esterni (jet lag, turni).


Diagnosi

L'approccio alla diagnosi di insonnia e sonnolenza diurna inizia con un'anamnesi completa, in cui il medico chiede al paziente informazioni sui suoi sintomi, sulla sua storia medica e sullo stile di vita. Il medico può anche chiedere al paziente di compilare un diario del sonno, che può aiutare a valutare la qualità del sonno.
In alcuni casi il medico può richiedere ulteriori test diagnostici come:
  • Esame fisico, per escludere la presenza di condizioni mediche che possono causare disturbi del sonno, come l'apnea notturna, il reflusso gastroesofageo o il dolore cronico;
  • Esami del sangue, per verificare la presenza di eventuali problemi medici o di abuso di sostanze;
Se necessario, esami diagnostici più specifici:
  • Polisonnografia: un esame che registra l'attività cerebrale, cardiaca, respiratoria e muscolare durante il sonno. La polisonnografia può essere utilizzata per diagnosticare l'apnea notturna e altri disturbi del sonno;
  • Test delle latenze multiple del sonno: valuta la rapidità dell’addormentamento in 4-5 sonnellini diurni in 2 h di distanza l’uno dall’altro e viene utilizzato per la diagnosi di narcolessia;
  • Test del mantenimento dello stato di veglia: i pazienti devono rimanere svegli in una stanza silenziosa in 4 successivi tentativi a 2 ore di distanza l’uno dall’altro.
Nella valutazione dei pazienti con sonnolenza eccessiva si richiedono anche la funzionalità epatica, renale e  tiroidea.


Trattamento

Il trattamento dell’insonnia e della sonnolenza diurna è la cura delle cause (es. dolore, depressione, etc.).
L’insonnia può a volte persistere anche dopo che la causa sia stata trattata, allora due sono le principali opzioni:
  • Terapie farmacologiche
  • Interventi sul comportamento.
Le prime si possono complementare con i secondi.
I farmaci possono essere utili nelle fasi iniziali per rompere il circolo vizioso dell’insonnia mentre l’approccio comportamentale è essenziale in un’insonnia che persiste da tempo.
I farmaci ipnotici sono utili in situazioni stressanti (es. ospedalizzazioni), jet lag, disturbi del sonno associati a condizioni mediche e psichiatriche.
Questi farmaci dovrebbero essere impiegati solo per brevi periodi perché perdono la loro efficacia e danno dipendenza.

Discorso a parte merita la melatonina, che non è un ipnotico ma un ormone secreto dalla ghiandola pineale. L’oscurità ne stimola la secrezione e la luce la inibisce. Assunta per via orale può essere efficace nell’insonnia ritardata (ritardo nell’addormentamento). Deve essere assunta nelle prime ore serali, tipicamente da tre a cinque ore prima di coricarsi e con una dose bassa (da 0,5 a 1 mg).
Gli interventi sul comportamento mirano, invece, a cambiare le abitudini che non favoriscono il sonno e ad insegnare strategie che permettono di gestire gli effetti dell’insonnia.
 
Dott.ssa Maria Teresa De Liso
Neurologa
U.S.I. Piazza Vittorio - Via Machiavelli, 22
USI Doc Tuscolana - Via Tuscolana, 212/f
PRENOTA LA VISITA

News

Prevenzione del tumore al seno, un impegno concreto per la Salute delle Donne Prevenzione del tumore al seno, un impegno concreto per la Salute delle Donne
In occasione della Giornata Internazionale contro il Tumore al Seno, USI ha preparato dei pacchetti di prevenzione per tutte le donne.
Prevenzione e Controllo dei Nevi (Nei) Prevenzione e Controllo dei Nevi (Nei)
Guida Essenziale per la Salute della Pelle.
Alzheimer: diagnosi, cura e prevenzione Alzheimer: diagnosi, cura e prevenzione
Come affrontare la malattia con consapevolezza e supporto.
Come tornare in forma dopo l’estate, i consigli dell’esperto Come tornare in forma dopo l’estate, i consigli dell’esperto
Intervista alla Dottoressa Deborah Tognozzi dell’USI, esperta in Nutrizione Clinica.