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Endoscopia

Che cos'è l'Endoscopia?

L'endoscopia è una procedura diagnostica che consente di esplorare le cavità anatomiche. E' una metodica molto utile nella stadiazione delle neoplasie e fornisce informazioni utili alla scelta del trattamento più adeguato.
L’endoscopia digestiva utilizza specifici strumenti (endoscopi) costituiti da un piccolo tubo flessibile al cui interno vi sono sottilissime fibre ottiche, che vengono inseriti nel corpo attraverso la bocca o l’ano, a seconda della zona da esplorare. 

Nei centri U.S.I. vengono utilizzati strumenti endoscopici di ultima generazione con la possibilità di poter valutare, riconoscere e trattare anche le più precoci alterazioni della mucosa grazie alla magnificazione e alle colorazioni ottico-digitali. Gli strumenti vengono sottoposti dopo ogni procedura ad una sterilizzazione mediante un lavaendoscopio secondo il rispetto delle direttive europee. Tutti i dispositivi di ausilio agli esami (ad es. boccagli, lenzuolini, bavaglioli, pinze, anse ecc) sono monouso.

Il servizio si avvale, inoltre, di un Anestesista dedicato all’endoscopia che si occupa della somministrazione del sedativo più adatto per ottenere la migliore sedo-analgesia possibile per il paziente e per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.


A che cosa serve l'Endoscopia?

L’endoscopia digestiva serve per verificare eventuali alterazioni presenti nell’apparato digerente: esofagogastroduodenoscopia (EGDS) o rettosigmoidocolonscopia (RSCS), rispettivamente per la valutazione del tratto digestivo superiore e inferiore. Una delle principali indicazioni è la prevenzione di lesioni pre-cancerose che possono essere asportate contestualmente all’esame. 

L'esaminatore può raccogliere a scopo diagnostico informazioni di tipo anatomico o anatomopatologico (attraverso l'osservazione di aspetti strutturali e l'eventuale prelievo di materiale da sottoporre successivamente a esame istologico) e di tipo fisiologico (attraverso il monitoraggio di aspetti funzionali); può inoltre eseguire interventi chirurgici (come l'asportazione di neoformazioni, di calcoli delle vie urinarie o biliari, ecc.) o anche procedere alla istillazione locale di un farmaco o al tamponamento diretto di un'emorragia interna.


Quanto dura un esame endoscopico?

Per quanto riguarda la EGDS il tempo medio varia dai 5 minuti agli 8 minuti.
La RSCS invece può durare dai 15 ai 30 minuti.

Ciò dipende da diverse variabili:


Quali sono le principali indicazioni alla EGDS?

La gastroscopia è indicata nel sospetto di patologie dell’esofago, stomaco o duodeno anemia inspiegabile o ematemesi e melena difficoltà di deglutizione: disfagia eseguire prelievi bioptici su malattie come ad es. morbo celiaco eventuale polipectomia (diagnosticata con altre metodologie) dilatazioni di stenosi, estrazione di corpi estranei (in urgenza).


Quali sono le principali indicazioni alla RSCS?

Le principali indicazioni ad eseguire la RSCS sono:


E' necessaria una preparazione intestinale ed una dieta prima degli esami?

Per quanto riguarda la EGDS è sufficiente rispettare un digiuno dai solidi da almeno 6 ore precedenti l’esame e di almeno 3 ore da liquidi, non scuri. Per la RSCS invece bisogna seguire una dieta nei giorni precedenti l’esame (sostanzialmente priva di fibre) oltre ad eseguire una preparazione intestinale da terminare circa 4 h prima dell’esame che sarà attentamente valutata durante la procedura e segnalata nel referto.
Si vedano i dettagli alla sezione "Preparazione all'esame".


La RSCS e la EGDS sono dolorose?

La EGDS è un esame che può essere fastidioso ma in genere non è un esame doloroso. La somministrazione di una sedazione locale con Xilocaina spry o di un blando sedativo possono rendere l’esame tollerabile. La colonscopia invece può essere anche dolorosa soprattutto perché è necessario per poter procedere lungo il colon insufflare aria o CO2 (più rapidamente eliminabile), generalmente questo esame richiede una sedazione per la quale si può rendere necessaria la presenza di un anestesista.


Quali sedazioni è possibile eseguire?


Sostanzialmente ci sono due tipi di sedazione:

  1. sedazione cosciente;
  2. sedazione profonda.
Gli obiettivi della sedo-analgesia in endoscopia digestiva sono:

Quali terapie devo sospendere?


Generalmente non bisogna sospendere nessun trattamento. Per quanto riguarda la terapia antiaggregante o anticoagulante è consigliato di parlarne preventivamente con il proprio cardiologo di fiducia per meglio gestire eventuali modificazioni ed evitare inutili o rischiose sospensioni. 


Posso effettuare la colonscopia se ho un sanguinamento in atto?

In generale una rettorragia (sanguinamento dal retto) non è una controindicazione assoluta alla procedura, ci sono tuttavia alcune situazioni che inducono a posticipare l’esame: infiammazioni acute tipo diverticolite verticolite/malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn, colite ulcerosa). Per queste patologie è consigliabile posticipare la procedura a dopo la risoluzione della sintomatologia acuta.


Quali sono i rischi degli esami endoscopici?


Per quanto riguarda la EGDS le complicazioni sono molto rare e dipendono soprattutto da problematiche preesistenti. Per la RSCS potrebbero insorgere delle complicazioni quali la perforazione accidentale della parete intestinale e una emorragia (soprattutto post polipectomia). La perforazione (< 1 caso su 2.000) può rendere necessario un intervento chirurgico immediato di riparazione, mentre di norma quasi tutte le emorragie vengono gestite in acuto con opportuni devices.


Che cosa succede dopo un esame endoscopico?

Al termine di un esame endoscopico, in particolare dopo una sedazione, possono essere richiesti dai 30 ai 60 minuti di ripresa delle normali funzioni. Flatulenza e meteorismo sono sintomi comuni al termine dell’esame, a causa dell’aria insufflata ma spesso temporanei (in alcuni casi è possibile ricorrere all’uso di antispastici o antidolorifici). Nei centri U.S.I., per ovviare a questo, viene utilizzata la CO2. Infine una lieve perdita di sangue dall’ano (dopo una biopsia o polipectomia) in concomitanza della prima defecazione successiva alla colonscopia è abbastanza normale, perdite di sangue ripetute, dolori addominali o febbre giustificano invece l’immediato consulto medico. 

 

Per informazioni e prenotazioni:

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Preparazione all'esame

La preparazione all'Endoscopia comprende una serie di misure dietetico-comportamentali da attuarsi nei giorni e nei momenti antecedenti l'esame. La specifica preparazione varia a seconda che si tratti di Colonscopia, Gastroscopia o Capsula Endoscopica.

Un'adeguata preparazione intestinale rappresenta uno dei fattori più importanti per consentire al medico un'accurata esplorazione dell'intestino.
La preparazione intestinale consta di due parti essenziali: la dieta e l'assunzione del lassativo. Entrambe dovranno essere eseguite in modo accurato e scrupoloso, secondo le indicazioni fornite in dettaglio.
Il giorno dell'esame bisognerà presentarsi con tutta la documentazione clinica ed eventuali esami eseguiti precedentemente.

Per la preparazione agli esami di Colonscospia, Gastroscopia e Rettoscopia visita la pagina delle preparazioni