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L'asma bronchiale

L'asma bronchiale

03/05/2022

L’asma bronchiale è una malattia respiratoria cronica caratterizzata da infiammazione cronica delle vie aeree, che causa sintomi quali:
  1. respiro sibilante
  2. dispnea
  3. costrizione toracica
  4. tosse
Questi sintomi respiratori variano nel tempo e nell’intensità e sono associati ad un’ostruzione al flusso aereo variabile, ossia a difficoltà ad espirare a causa di broncocostrizione (restringimento delle vie aeree), ispessimento della parete delle vie aeree e aumento del muco.

Esistono diversi fenotipi di asma con differenti processi fisiopatologici sottostanti.
I fattori che possono innescare o peggiorare i sintomi dell’asma sono molteplici e includono:
  • infezioni virali
  • allergeni domestici o occupazionali (acaro della polvere, pollini, pelo di cane e gatto, etc,)
  • fumo di tabacco
  • esercizio fisico e stress
L’asma può anche essere indotta oppure i sintomi possono essere scatenati da alcuni farmaci, ad esempio l’aspirina o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

La diagnosi di asma si basa sulla storia clinica del paziente e, quindi, sulla presenza di sintomi respiratori tipici della patologia (respiro sibilante, dispnea, costrizione toracica, tosse secca) e deve essere confermata con una spirometria, ovvero un test di funzionalità respiratoria eseguito prima e dopo la somministrazione di un farmaco broncodilatatore (salbutamolo). Perché venga posta diagnosi di asma la spirometria deve documentare un’ostruzione al flusso espiratorio e un miglioramento significativo di tale parametro dopo il test di broncodilatazione. 
La spirometria può talvolta essere negativa o non diagnostica durante un primo test e va ripetuta a distanza di tempo, quando il paziente è sintomatico e dopo interruzione di farmaci broncodilatatori. 

La valutazione iniziale di un paziente con asma include il controllo e la frequenza dei sintomi, i fattori di rischio (ad esempio il fumo di sigaretta) e le comorbidità del paziente (obesità, rinosinusite cronica, malattia da reflusso gastroesofageo, etc.) che possono contribuire all’impatto della malattia. 

Il trattamento dell’asma ha gli obiettivi di migliorare i sintomi respiratori e di ridurre il rischio di riacutizzazioni e deve essere personalizzato in relazione al singolo paziente, tenendo conto del livello di controllo dei sintomi e delle sue comorbidità.
Il farmaco cardine nel trattamento dell’asma è il corticosteroide assunto per via inalatoria, cui può essere associato un broncodilatatore. La scelta del farmaco e il dosaggio iniziale dipendono dalla gravità della patologia e dei sintomi del paziente. 


Dott.ssa Silvia Sabato
Medico - Chirurgo 
Specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio 
U.S.I. Piazza Vittorio - Via Machiavelli, 22
U.S.I. Cinecittà - Viale Bruno Rizzieri, 203
U.S.I. DOC Tuscolana - Via Tuscolana, 212/f
Casa di Cura Marco Polo - Viale M. Polo, 41

 
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