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Dieta per i pazienti Covid-19 post ricovero e per i paucisintomatici a casa.

Dieta per i pazienti Covid-19 post ricovero e per i paucisintomatici a casa.

31/03/2021

Una dieta per i pazienti ricoverati per Covid-19 in post-dimissione o per i positivi paucisintomatici a casa: 
 
Le proteine.
L’importanza delle proteine nella dieta quotidiana è fondamentale soprattutto nei pazienti che, a causa della malattia Sars-CoV-2, hanno avuto una lunga degenza ospedaliera con periodi prolungati di permanenza a letto.
La riduzione dell’apporto calorico-proteico e l’inattività fisica possono, infatti, portare ad una riduzione della massa muscolare con conseguente sarcopenia e fragilità.  
Le indicazioni nutrizionali suggeriscono di aumentare l’apporto proteico giornaliero inserendo una fonte proteica ad ogni pasto. Si consiglia, però, di limitare il consumo di carne rossa, favorendo quello di proteine vegetali come i legumi, da mangiare anche una volta al giorno, e di pesce, da mangiare circa tre volte alla settimana. 
Vanno, invece, ridotti gli affettati ed i formaggi, i primi a meno di una volta a settimana e gli ultimi a massimo due volte, avendo cura di scegliere formaggi freschi e magri. Le uova, invece, possono essere introdotte nella dieta due volte alla settimana.
Durante la giornata si possono, inoltre, includere spuntini proteici come frutta secca o yogurt bianco. 
Se si è poco abituati al consumo di legumi è consigliabile una graduale “rieducazione”, iniziando con dosi minime (un cucchiaio di legumi cotti decorticati, come le lenticchie rosse) ma ripetute nel tempo (ogni giorno), così da abituare in maniera non traumatica la flora batterica intestinale.  
 
I carboidrati.
Si consiglia una fonte di carboidrati, preferibilmente integrali, ad ogni pasto, come riso integrale, farro e orzo decorticato. Sono, invece, da evitare merendine e snack confezionati, ricchi in sale e in zuccheri semplici aggiunti.   
 
Fibre alimentari.
Importante anche per i pazienti post-Covid-19 un adeguato introito nella dieta di fibre alimentari, il cui fabbisogno, in una dieta modello da 2.000 kcal, è di almeno 25 grammi al giorno.
La fibra, infatti, è fondamentale per “sostenere la funzionalità intestinale ed equilibrare la flora batterica, che agisce potenziando il sistema immunitario e riducendo lo stato infiammatorio”.
Tra le maggiori fonti di fibre ci sono verdura, frutta, cereali integrali e legumi. In presenza di sintomi gastrointestinali come gonfiore e dolore addominale il consiglio è quello di introdurre le fibre in modo progressivo, fino alla scomparsa della sintomatologia.  
 
Grassi.
Devono rappresentare circa il 25-35 per cento del fabbisogno energetico quotidiano. Vanno preferiti i grassi insaturi ad azione antinfiammatoria, come quelli contenuti nell’olio extravergine di oliva, nel pesce, nella frutta secca e nei semi oleaginosi. Da limitare, invece, i grassi saturi di formaggi, insaccati, carni ed oli vegetali come quello di palma e di cocco.  
 
Minerali e vitamine.
Soprattutto coloro che sono guariti dal Covid-19 devono ricordare di consumare le ormai note cinque porzioni al giorno di frutta e verdura. Le porzioni medie raccomandate sono due porzioni di frutta da 150 grammi ciascuna e tre porzioni di verdura cotta o cruda da almeno 200 grammi ciascuna.
Un ulteriore suggerimento: anche spezie ed erbe aromatiche hanno proprietà antinfiammatorie e possono essere utili per attenuare disgeusia ed anosmia (cioè perdita o riduzione di gusto e olfatto), spesso presenti nei soggetti affetti da Covid-19.   
 
Liquidi.
È importante mantenere una corretta idratazione durante tutta la giornata. In assenza di condizioni patologiche il fabbisogno idrico di una persona adulta è di 1,5-2 litri di acqua al giorno, da distribuire nell’arco della giornata.
È possibile idratarsi anche tramite il consumo di tè o tisane senza zucchero o acqua aromatizzata (ad esempio con limone o foglie di menta), evitando bevande zuccherate.
 
Pasti.
Si consiglia di strutturare i pasti in modo che in ognuno sia presente una fonte di carboidrati (cereali come pasta o riso integrali o pane o patate), una fonte di proteine, rispettando le frequenze settimanali consigliate, una fonte di grassi “buoni” e una porzione abbondante di verdura. Da non dimenticare la frutta, consumabile a fine pasto o negli spuntini.
 
Attività fisica.
Per far fronte alla perdita muscolare causata dalla prolungata degenza in ospedale e dalla permanenza a letto, si consiglia di riprendere gradualmente le normali funzioni motorie. Questo attraverso una progressiva pratica di esercizi muscolari e respiratori da fare in casa.
Gesti semplici come fare le scale anziché prendere l’ascensore o muoversi in casa per tre minuti ogni ora, con esercizi di stretching e respirazione, possono essere certamente d’aiuto. Consigliabile, inoltre, l’attività motoria o sportiva da effettuare fuori casa nel consueto rispetto del distanziamento. Sempre valida, infine, l’indicazione di una passeggiata a passo svelto di circa 30 minuti.
 
 
Dr. Eugenio Ceccarelli
Dietologo - Nutrizionista
Specializzato in Scienze dell’Alimentazione - Dietetica Clinica applicata - Longevity Nutrition
 
U.S.I. Doc TUSCOLANA - Via Tuscolana, 212/f
Casa di Cura Marco Polo - Viale Marco Polo, 41


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