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Acne e alimentazione: ecco gli alimenti contro i brufoli.

Acne e alimentazione: ecco gli alimenti contro i brufoli.

10/03/2021

L’acne è forse la più frequente malattia della pelle. Si tratta di un’infiammazione cronica dell’unità follicolo-pilo sebacea, più diffusa nell’adolescenza e nel sesso femminile, con lesioni che di solito si manifestano sul viso, sulle spalle, sul dorso e sul torace, sotto forma di comedoni non infiammatori (punti neri e bianchi) e/o di lesioni infiammatorie quali papule, pustole o noduli.

Le cause
possono essere infiammatorie, ormonali, psicosomatiche e infettive ma anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale sulla comparsa e sull’andamento della malattia.
Un eccesso di carboidrati e di cibi con alto indice glicemico come pane e patate, latte e latticini, acidi grassi saturi e trans, e lo sbilanciamento di Omega6 e Omega3 sono fattori predisponenti e peggiorativi dell’acne, correlati spesso alla resistenza insulinica e all’iperandrogenismo. Se si eccede con il consumo di latte e prodotti caseari la comparsa di brufoli peggiora perché sembra che questa sia correlata alla leucina, un amminoacido presente in questi alimenti, capace di stimolare un complesso enzimatico (mTORC1) in grado di interagire con gli stimoli alla base della comparsa dell’acne. Inoltre l’acne si associa spesso a disturbi digestivi e a problemi intestinali, soprattutto alla disbiosi intestinale (alterazione del microbiota intestinale), su cui incide anche il nostro stato emozionale.

Facciamo un esempio: gli abitanti dell’isola Kitawa in Papua-Nuova Guinea e gli appartenenti all’etnia Aichè del Paraguay non presentano acne. La loro dieta si basa su tuberi, frutta, pesce e carne di cacciagione. Gli Aichè «occidentalizzati» presentano, invece, acne con la stessa frequenza degli occidentali. Questo indica come l’alimentazione incide considerevolmente sulle dermatosi. 

Dunque quali sono gli elementi da evitare o prediligere per favorire la scomparsa di papule, pustole e brufoletti?

Ecco i consigli da seguire soprattutto in età puberale sia maschile che femminile:
 
  1. eliminare o ridurre al massimo il consumo di latte, prodotti caseari e latticini, riducendo inoltre i grassi di sostituire il latte vaccino con latte di cocco non zuccherato, latte di mandorla o latte di riso;
  2. consumare alimenti a basso-medio indice glicemico;
  3. mangiare alimenti ricchi di Omega 3 come pesce, frutta secca;
  4. assumere alimenti prebiotici come i FOS (frutto-oligosaccaridi), che sono fibre solubili presenti in molte verdure, frutti e piante comuni, come ad esempio l’inulina, ricavata dalla cicoria;
  5. utilizzare olio extravergine di oliva o olio di cocco. Evitare gli alimenti light e preferire fonti di grassi buoni come avocado, frutta secca e pesce fresco;
  6. ridurre il consumo di glutine, che non significa eliminarlo o scegliere alimenti deglutinati ma alternare farine e prodotti provenienti da cereali contenenti glutine con quelli che non lo contengono naturalmente come, ad esempio, riso, quinoa, grano saraceno, miglio ed altri;
  7. preferire metodi di cottura come vapore, griglia, piastra, padella antiaderente e pentola a pressione piuttosto che frittura o bolliti di carne. 
 
Dott.ssa Deborah Tognozzi
Biologa Nutrizionista
Specialista in Applicazioni Biotecnologiche
Esperta in Nutrizione Clinica
U.S.I. Piazza Vittorio - Via Machiavelli, 22
U.S.I. Serpentara - Via G. Pacchiarotti, 95


 
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