
28/10/2018
Le Allergie: un Problema Globale
Le ultime decadi hanno visto un marcato incremento delle allergie in tutti i paesi del mondo, raggiungendo nell’ultima generazione quasi la prevalenza del 50% in alcune nazioni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’allergia, una patologia non trasmissibile fuori controllo. La forma più comune è quella IgE-mediata determinata dalla produzione di particolari anticorpi (IgE) verso composti altrimenti innocui per chi non è allergico. È la causa alla base di malattie come l’asma, la rinite, la congiuntivite, l’orticaria, l’anafilassi, l’eczema.
La Diagnosi di Allergia nel Terzo Millennio
Lo storico strumento di base nella diagnostica allergologica è il test cutaneo (prick test), non ulteriormente sviluppato dalla sua introduzione alla fine del diciannovesimo secolo. È un test in vivo, si esegue cioè direttamente sulla cute del paziente, dipendente dall'operatore (non è esattamente riproducibile), non è privo di rischi e limitato all'uso di pochi estratti allergenici. L'anafilassi indotta da prick test è un evento raro ma possibile, più frequente in pazienti con storia di grave reazione allergica. Negli anni successivi alla scoperta delle IgE, gli anticorpi dell’allergia, avvenuta nel 1967, è stata creata la prima metodica per la loro misurazione nel sangue periferico (RAST), perfezionata e migliorata nel corso degli anni da numerose nuove metodiche che ne hanno aumentato la sensibilità e la specificità. Circa 20 anni fa è iniziato l'impiego delle molecole allergeniche nella diagnostica allergologica consentendo di migliorare ulteriormente la qualità dei test di laboratorio e di identificare la sensibilizzazione primaria, anche detta genuina, altrimenti impossibile utilizzando estratti allergenici.
Solo però in questi ultimi anni le moderne tecnologie hanno contribuito a rivoluzionare la diagnostica allergologica del passato: le biotecnologie hanno permesso in parte di sostituire gli estratti allergenici con le molecole allergeniche, le microtecnologie hanno permesso l’esecuzione di test multipli su micro superfici con l’impiego di quantità minime di reagenti, inclusa la quantità di sangue prelevato ai pazienti allergopatici, e l’information technology, mediante la connettività Internet a basi di dati dedicate, ha permesso la gestione di centinaia di risultati semplice e veloce.
Il Perché e il Come del Test Allergologico del Terzo Millennio
Il
test FABER è il più moderno strumento diagnostico per le allergie. Gli allergeni molecolari e gli estratti allergenici in esso presenti sono coniugati alle nanobeads (nanobiglie, piccole sfere con diametro di 200 milionesimi di millimetro) utilizzando diversi tipi di “chimica” con la finalità di ottimizzare la coniugazione delle proteine allergeniche. Il test FABER utilizza 122 allergeni molecolari, ognuno dei quali legato ad informazioni di rilievo clinico, e 122 estratti allergenici, che rendono disponibile all'allergologo la disamina della sensibilizzazione allergica del proprio paziente verso tutti gli allergeni noti e potenzialmente anche verso quelli ancora non noti. In totale 123 differenti fonti allergeniche (es. pollini, acari, epiteli, muffe, alimenti derivati da animali e piante) derivate da 22 differenti tessuti (es. latte, uova, frutta, semi, veleni) sono state integrate in un solo test. Il test FABER test è utile per qualsiasi forma di malattia IgE-mediata, per scoprire il fattore scatenante dei sintomi. Sulla base della descrizione del profilo allergologico personale, il test FABER facilita le decisioni per gli interventi medici: allontanamento dell’allergene, terapia farmacologica, immunoterapia (vaccini). Informazioni sul test FABER sono disponibili alla pagina web
www.caam-allergy.com/it/faber.
È noto che le IgE verso gli allergeni compaiono nel sangue anche anni prima che i sintomi siano clinicamente evidenti. La storia della medicina ci insegna che lo screening per le malattie più comuni è l’approccio vincente che porta al più precoce intervento sulla malattia. Quando un fattore di rischio familiare o ambientale è elevato e potrebbe portare allo sviluppo di qualsiasi malattia allergica, soprattutto durante l’infanzia, è utile eseguire il test FABER.
Come si esegue il test FABER
Il test FABER si esegue per mezzo di un prelievo di sangue. Non occorre il digiuno, non occorre sospendere l'assunzione di farmaci, quelli per l'allergia in particolare. La quantità limitata di sangue necessaria per eseguire il test ne permette l' esecuzione in pazienti di tutte le età, da 0 a 100 anni.
Le informazioni dettagliate per ogni preparazione allergenica sono estratte dal database Allergome (
www.allergome.org), la più importante risorsa sul web a libero accesso creata da Allergy Data Laboratories S.r.l. (ADL). ADL ha anche sviluppato lo strumento per visualizzare facilmente i risultati del test FABER: il CDRS. Questo strumento, accessibile dai computer e da tutti i dispositivi mobili come smartphone e tablet, permette ai pazienti e ai medici di trattare le centinaia di risultati e informazioni correlate in un modo semplice come toccare lo schermo. Altre informazioni sul CDRS e una versione demo sono disponibili alla pagina web
www.caam-allergy.com/it/cdrs. Il CDRS e la sua refertazione commentata è disponibile in numerose lingue. Questo aspetto è molto importante al giorno d’oggi dove le persone si spostano e viaggiano nel mondo, avendo necessità del modo migliore per essere informati sulla loro malattia e capire un referto di un test quando questo viene eseguito all’estero.
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