Ecografia Morfologica

 

L’ecografia "morfologica", con l’obiettivo di valutare l’anatomia e la crescita del feto, rappresenta una delle ecografie ostetriche più importanti. 

L’ecografia morfologica è una normale ecografia eseguita per via transaddominale. In casi particolari, ad esempio per valutare determinate strutture materne o fetali o in caso di persistenza di una posizione sfavorevole del feto, può essere utile integrarla anche con l’ecografia transvaginale.

 

L’ecografia morfologica deve essere eseguita tra la 19° (salvo valutazione medica) e la 22° settimana di gravidanza.

 

Oltre la 22° settimana + 0 giorni è possibile eseguire una ecografia morfologica, anche se si è al di fuori dei termini stabiliti per legge per una eventuale interruzione terapeutica di gravidanza.

 

Con l’ecografia morfologica si raccolgono i seguenti dati:

• La datazione della gravidanza e la determinazione del numero di feti, qualora non sia stata eseguita l’ecografia del primo trimestre;
• La presenza di attività cardiaca fetale;
• I dati relativi alla crescita fetale: diametro biparietale, circonferenza cranica, diametro transcerebellare, ventricolo laterale, circonferenza addominale, lunghezza del femore.

I dati più importanti della morfologica sono quelli anatomici:

• Testa: forma del cranio, presenza del cavo del setto pellucido, ventricoli laterali, misura e morfologia del cervelletto. Orbite e cristallini. Solco nasolabiale;
• Collo: assenza di edema o igroma cistico;
• Cuore: situs cardiaco (come è posizionato il cuore), 4 camere cardiache, assi lunghi (emergenza dell’aorta e della polmonare);
• Torace: polmoni;
• Addome: stomaco e apparato gastrointestinale. Reni e vescica. Parete addominale anteriore;
• Colonna vertebrale;
• Arti: 3 ossa lunghe di ogni arto, presenza di mani e piedi;
• Cordone ombelicale: 3 vasi.

Infine si valuta la quantità di liquido amniotico e si annota la posizione placentare.

 

La morfologica riveste grande importanza tra le ecografie in gravidanza, perché grazie ad essa è possibile individuare dal 30% al 70% di tutte le possibili malformazioni. L’accuratezza può essere inficiata, purtroppo, dalla posizione del feto e dall’ecogenicità dei tessuti materni (il sovrappeso o l’obesità e/o l’utilizzo di creme antismagliature o di olio di mandorla possono "peggiorare" l’immagine ecografica).

 

L’ecografia morfologica di 2° livello è necessaria quando la gravidanza presenta un rischio aumentato rispetto alla norma, come in caso di malformazioni sospette o rilevate in corso di un’ecografia di 1° livello, in donne che hanno avuto precedenti gravidanze affette da malformazioni, quando sussistono problemi di crescita fetale predittive per problematiche di perfusione placentare o alterazioni quantitative rilevanti del liquido amniotico.

 

No. Le malformazioni vengono identificate mediante l’ecografia bidimensionale standard. Una volta diagnosticate, il centro di riferimento potrà eventualmente impiegare l’ecografia 3D per chiarire meglio il sospetto, emerso all’ecografia di screening. La morfologica 3D non è in grado di identificare le anomalie cromosomiche, quali la sindrome di Down. L’esame tridimensionale ha, nella maggior parte dei casi, un semplice valore "affettivo", permettendo la visualizzazione del viso fetale e la valutazione della sua fisionomia.

 

L’esame premorfologico non rientra nelle ecografie che vengono eseguite di routine durante la gravidanza. Può essere consigliata dal medico ginecologico o ai fini di eseguire uno "screening" nella popolazione generale o, in particolare, nelle pazienti considerate ad alto rischio (precedente gravidanza con feto affetto da anomalie). L’ecografia premorfologica si esegue tra la 16° e la 18° settimana e non sostituisce l’ecografia morfologica.

 

• Perché il centro utilizza apparecchiature moderne e il gruppo di operatori presenta alta competenza dal punto di vista clinico e scientifico.
• Perché, nonostante la professionalità e le apparecchiature impiegate, il centro ha deciso di mantenere i costi tra i più contenuti, in modo da venire incontro alle esigenze di tutti i pazienti.

I tempi di attesa per effettuare una Ecografia Morfologica vanno da un minimo di uno ad un massimo di cinque giorni lavorativi.

 

Di norma per l’ecografia morfologica il referto è consegnato al termine della prestazione. Eventuali variazioni nei tempi di consegna sono comunicati in ogni caso al paziente dal responsabile della prestazione o dalla segreteria di accettazione.