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Il Pacemaker, tutte le cose da sapere.

Il Pacemaker, tutte le cose da sapere.

27/02/2017

Che cos’è un pacemaker artificiale?
 
É uno stimolatore cardiaco composto da una batteria/generatore ed un circuito elettronico in grado di modificare la frequenza cardiaca.
 
Quando bisogna impiantarlo?
 
Alcune malattie causano un eccessivo rallentamento del battito cardiaco, condizione definita bradicardia, rendendo inadeguata la quantità di sangue e di ossigeno pompata dal cuore per il nostro organismo.
I problemi possono riguardare il pacemaker cardiaco naturale (nodo seno atriale) che non invia stimoli ad una frequenza sufficiente determinando una riduzione del numero delle contrazione cardiache. Questa malattia è nota come “Sick Sinus Syndrome” o malattia del nodo del seno.
I problemi si possono verificare anche lungo il percorso di conduzione dello stimolo elettrico tra atri e ventricoli. Questa condizione è definita blocco atrio-ventricolare (BAV).
 
Come viene impiantato?
 
La procedura di posizionamento del sistema di stimolazione viene effettuata durante un intervento chirurgico in anestesia locale della durata da 30 minuti ad un’ora.
Lo stimolatore viene solitamente impiantato al di sotto della clavicola sinistra appena sotto la cute. Gli elettrocateteri sono inseriti nel cuore attraverso una vena
situata accanto alla clavicola, la punta dell’elettrocatetere viene posizionata a contatto del tessuto endocardio (interno del cuore) rispettivamente alla punta del ventricolo destro ed in auricola destra.
Terminato il posizionamento degli elettrocateteri il sistema di stimolazione viene testato. L’impianto di un pacemaker richiede in genere un breve ricovero di due o tre giorni.
 
La degenza postoperatoria.
 
Dopo l’impianto il paziente dovrà rimanere a letto per circa 10-12 ore. Successivamente potrà cominciare a deambulare e svolgere quasi completamente le normali attività quotidiane. Nel periodo postoperatorio verrà controllata la ferita ed il buon funzionamento del dispositivo. Dopo circa 2 ore dall’intervento il soggetto potrà cominciare ad alimentarsi e bere normalmente.
 
La qualità di vita dopo l’impianto.
 
I pazienti non modificano il proprio stile di vita (attività lavorativa, svago e tempo libero) dopo l’impianto di un pacemaker. Al contrario la qualità di vita migliora perché non si avranno i sintomi per cui è stato indicato l’impianto.
 
Quando e come bisogna controllarlo?
 
Dopo l’impianto il medico programmerà le regolari visite di controllo del dispositivo con intervalli di tempo stabiliti a seconda della situazione clinica. Durante la visita viene utilizzato un programmatore (computer dedicato) per controllare lo stato della batteria, i parametri elettrici ed individualizzare la programmazione ideale per ogni singolo paziente.
Inoltre il pacemaker ha una memoria in grado di registrare gli eventi aritmici occorsi al paziente. Le visite sono di fondamentale importanza anche in condizioni di benessere clinico. Permettono inoltre di programmare con sicurezza la tempistica per la sostituzione del generatore al termine della batteria.
 
Quando bisogna sostituirlo?
 
La vita della batteria può variare dai 4 agli 8 anni. Tale variabilità dipende dal grado di dipendenza dal pacemaker del soggetto portatore.
 
Si possono fare esami diagnostici dopo l’impianto del pacemaker? 
 
Sì, possono eseguire tutti gli esami diagnostici (TC, radiografie) inclusa la risonanza magnetica se è stato impiantato un pacemaker RMN compatibile. 
 
Nuove tecnologie.
 
Al giorno d’oggi esistono dei dispositivi senza fili (leadless) progettati per conseguire gli stessi risultati di stimolazione di un pacemaker tradizionale con il vantaggio di non richiedere una tasca chirurgica per alloggiare il dispositivo né gli elettrocateteri.
Al momento attuale l’indicazione ad impianto di un pacemaker leadless è confinata al alcune particolari condizioni cliniche ma a breve saremo in grado di impiantare tali dispositivi con una tecnologia che ci permetterà di soppiantare i vecchi dispositivi. 
 
Visite, controlli ed impostazione.

Nel centro U.S.I.-Prati di Via Virginio Orsini, 18 Roma è attivo l’Ambulatorio di Aritmologia dove è possibile effettuare visita aritmologica, controllo e impostazione di tutti i pacemaker e/o defibrillatori ICD.
 
 
Filippo M. Cauti, Stefano Bianchi
Aritmologia ed Elettrofisiologia Cardiaca
Aritmologia - Centro U.S.I. Prati Via V. Orsini,18
Ospedale San Giovanni Calibita. Fatebenefratelli. Isola Tiberina Roma

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