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Baropodometria

Che cos'è la baropodometria?

L’esame baropodometrico offre la possibilità di valutare soggetti affetti da problematiche a livello podalico e da disturbi posturali, sia in fase statica che durante la deambulazione e mediante l’esame stabilometrico anche lo studio della stabilità , delle reazioni toniche e dell’equilibrio. 

A che cosa serva la baropodometria?

E’ importante sottolineare che il suo impiego può trovare applicazioni preventive, diagnostiche e terapeutiche. 

Le applicazioni preventive riguardano soggetti in età  evolutiva per lo screening di patologie di interesse ortopedico e neurologico; negli altri casi le applicazioni diagnostiche forniscono dati “qualitativi” e “quantitativi” sui deficit posturali e strutturali in pazienti con patologie di interesse ortopedico quali dimorfismi e paraformismi del rachide, spondilolisi e spondilolistesi, displasia congenita dell’anca, ginocchio valgo, piede torto congenito, piede piatto valgo, piede cavo, alluce valgo, artrosi, osteocondrosi, artrite reumatoide, esiti di incidenti traumatici (fratture, lussazioni, distorsioni, lesioni muscolari e tendinee); pazienti con patologie di interesse neurologico quali emiparesi, sclerosi multipla, paralisi cerebrali infantili, morbo di Parkinson, esiti di poliomielite, neuropatia diabetica (per la diagnosi precoce ed il monitoraggio dell’ulcera plantare), miopatie; soggetti con patologie di interesse odontostomatognatico quali malocclusioni, sindromi disfunzionali miofasciali, bruxismo, incoordinazioni condilo-meniscali, artrosi dell’Articolazione Temporo Mandibolare.

Le applicazioni terapeutiche, da un lato consentono di valutare i miglioramenti posturali ottenuti mediante l’impiego di tecniche di rieducazione neuro-motoria, di chirurgia ortopedica (eseguendo l’esame prima e dopo l’intervento), come anche la valutazione di soggetti con ortesi e/o bite, dall’altro possono essere impiegate esse stesse come misure terapeutiche, ad esempio come metodica di biofeedback. L’esame baropodometrico consente, come detto, di valutare la coordinazione sia statica che dinamica ed analizzare le basi morfofunzionali; inoltre la non invasività del metodo, la possibilità di essere eseguito con e senza calzature, la precisione e l’istantaneità della misurazione, la facile interpretazione dei dati, fanno di questo esame un utile vantaggio nello studio delle patologie che inficiano il controllo posturale sia in età evolutiva che dell’adulto, permettendo di attuare un preciso follow-up e di seguire l'evoluzione delle turbe della coordinazione monitorando anche il trattamento riabilitativo, ortesico e post-chirurgico.